15,16,17 gennaio 2016

Essere pronti è tutto

(Shakespeare)

“A CHI LO DICI “

Laboratorio di teatro con Silvio Castiglioni

a chi lo dici

Sappiamo camminare, afferrare, parlare. Abbiamo imparato queste azioni fin da piccoli, impegnandoci a fondo ogni giorno per anni. Possediamo dunque tutto quel che ci serve. Forse abbiamo perfino troppo, per la scena. Dobbiamo scartare qualcosa e fare con meno, perché diventando adulti, tutto si appesantisce. Le parole, soprattutto, si presentano sempre con un sovraccarico che offusca la mente, taglia lo slancio e rallenta il passo. Occorre lasciare a casa qualcosa. Con meno è meglio.

Da dove comincia il nostro lavoro? Da ciò che serve a sviluppare una buona capacità di ascolto. Un buon ascolto è la prima cosa. La seconda: guardare e osservare. E poi ci si mette in azione, in movimento, perché recitare significa innanzitutto mettersi in azione. Che cosa vuoi ottenere? Perché lo fai? Che cosa puoi modificare? Che cosa puoi perdere? Sono le prime domande cui si risponde sempre con l’azione.

Per arrivare al cuore di una storia, per far ‘cantare’ una situazione, può essere utile spogliarla, rinunciare alle parole e lasciare parlare il corpo. E poi tornare alle parole, se necessario.

Recitare o semplicemente dire? Cercheremo di rintracciare elementi di bellezza nella forza che una persona comune riesce a esprimere compiendo un’azione semplice. Occorre inoltre tener sempre presente che anche chi tace, forse, ha qualcosa da dire.

Pensavo di lavorare in tre direzioni, a partire da tre tipi di materiale.

1 – monologo

2 – scena d’insieme

3 – testo estemporaneo

– Cominciamo da quest’ultimo. Per testo estemporaneo intendo un breve scritto composto dagli stessi partecipanti a partire da un ricordo personale. Definirò meglio il tema (cioè quale tipo di ricordo) una settimana prima di incontrarci. Non serve lavorarci a lungo, anzi. E non serve impararlo a memoria.

– Quanto alla scena d’insieme, dopo averci pensato, ho preferito non anticiparla/le. Ci sono troppe variabili. Porterò con me i materiali e sceglieremo sul momento a cosa applicarci.

– Il monologo invece richiede studio e preparazione da parte dei partecipanti. Si intitola UFO, di Ivan Vyrypaev, giovane e geniale drammaturgo russo contemporaneo, attualmente direttore di un teatro a Mosca.

SILVIO CASTIGLIONI

silvio castiglioni

Attore e ricercatore teatrale, laureato in filosofia all’Università Cattolica di Milano con Sisto Dalla Palma (tesi Sul teatro di marionette di Heinrich von Kleist), Silvio Castiglioni è tra i fondatori del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano nel cui ambito matura le prime esperienze formative: Bread and Puppet di Peter Schumann e Odin Teatret di Eugenio Barba, con cui inizia il suo apprendistato teatrale.

In seguito fonda il Teatro di Ventura, gruppo di punta del cosiddetto terzo teatro con cui realizza numerosi spettacoli con regia di Ferruccio Merisi: Baraballo, (Biennale di Venezia, Festival di Belgrado e Nancy); Il detto del Gatto Lupesco (memorabile la recensione di Cesare Garboli del ’77); Il medico per forza di Molière (Festival di Santarcangelo, ’78); La tragedia dell’arte (con un’originale interpretazione di Arlecchino). Lavora con Raùl Ruiz, Mauricio Paroni de Castro, Renato Gabrielli, François Khan, Katzuko Azuma. Dal 2003 al 2010 collabora con la compagnia di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi interpretando: In fondo a destra di Raffaello Baldini; Antigone di Sofocle di B. Brecht; Gli uccelli di Aristofane (premio UBU miglior spettacolo); I giganti della montagna di Pirandello, Passaggio in India da E.M.Forster, tutti per la regia di Federico Tiezzi.

Ha scritto e interpretato Remengòn, voci dalla guerra, ispirato a un racconto di Nuto Revelli; e Filò, ispirato al poema di Andrea Zanzotto. Recentemente, con la drammaturgia di Andrea Nanni e la regia di Giovanni Guerrieri, ha realizzato Viaggio in Armenia, da Osip Mandel’stam (‘06); Casa d’altri, dal racconto di Silvio D’Arzo (‘07); Domani ti farò bruciare, da Fëdor Dostoevskij (‘08) e Il silenzio di Dio (’09), anche in diretta radiofonica su Rai Radio 3. Nel 2009 interpreta il film Dall’altra parte della strada di Filippo Ticozzi; è protagonista del dramma con musica Per anima sola, di Claudio Borgianni, regia di Alessio Rosati. Nel 2010: La notte sta finendo di Luca Doninelli, Sulla via del cannone di Mariano Dammacco, e C.U.O.R.E. di Giovanni Guerrieri.

In ambito formativo ha diretto i progetti: Anabasi in collaborazione con ETI e CRT, 1994 – 98; Zampanò, FSE al Festival di Santarcangelo, 2001 – 03; Moscow project, presso l’American Repertory Theatre – Harvard University, USA, 2003 – 04.

Dal 1998 al 2005 è stato direttore artistico del Festival di Santarcangelo, il più importante festival per il nuovo teatro e la ricerca teatrale italiana, dopo esserne stato condirettore con Leo de Berardinis dal ‘94 al ’97. Da febbraio 2011 a maggio 2012 è stato direttore artistico del CRT – Centro di ricerca per il teatro di Milano.

A fine 2010, con Emanuela Villagrossi, interpreta Il vampiro o le confessioni mancate di Andrea Nanni; nel 2011, la Storia della Colonna infame (produzione CRT) entrambi con la regia di Giovanni Guerrieri. A fine 2012 interpreta L’uomo è un animale feroce, adattamento di Silvio Castiglioni dei ‘Monologhi’ di Nino Pedretti, trasmessi anche su Rai Radio 3. Nel giugno 2013 è al fianco di Silvia Pasello in Un po’ d’eternità, per Osip e Nadežda Mandel’štam di Andrea Nanni, regia di Giovanni Guerrieri (Lucca, Festival I teatri del Sacro).

Nel 2015 ha realizzato Nel labirinto, l’Italiano di Raffaello Baldini, da Autotem a In fondo a destra, a dieci anni dalla scomparsa del grande poeta. In preparazione un lavoro ispirato a un testo del XV secolo: Planctus – pianto di Maria, madre di Gesù e un lavoro tratto da un racconto dello scrittore Antonio Moresco. Un nuovo progetto tratto da Il processo di Franz Kafka, Davanti alla legge, per la regia di Giovanni Guerrieri, una stretta collaborazione fra Celesterosa e I Sacchi di sabbia, debutterà nell’autunno 2016.