Stage d’iniziazione intensivo sull’arte di essere clown sotto la guida e la regia di Jean Ménigault in arte Ménigue dal 1 al 6 dicembre 2018 presso il PAG Toti 

Questo percorso è destinato a tutti gli artisti dello spettacolo dal vivo e agli amatori motivati che hanno un’esperienza della scena, di teatro di strada, di circo o altro… che vogliono cominciare a creare il loro numero da solista.

 

OBIETTIVI DEL PERCORSO

Allenare l’attore Clown a una condizione fisica più atletica, a una presenza fisica più fluida, consapevole e piacevole, sviluppando in lui innanzitutto il gusto per lo sforzo corporeo, drammatico, euforico, pretesto primario del clown.
Invitarlo e iniziarlo a considerare l’estensione del suo gesto respiratorio e vocale, attraverso numerosi esercizi rivolti alla concentrazione, all’ascolto, all’interiorità, all’apertura, al corpo, alla voce, agli stati d’animo, all’immaginario, al rapporto con lo spazio, con i compagni di scena e con il pubblico. Prendere coscienza del proprio comportamento e delle proprie reazioni sperimentandoli in situazioni teatrali individuali e collettive. Valorizzare la propria autenticità e originalità in un’atmosfera non competitiva, di non-giudizio, ma…di competenza.
Rivelare il proprio clown e la sua dinamica attraverso la nostra personalità, riconoscendo ed accettando le nostre qualità, i nostri difetti e i nostri limiti come “atout de jeu” (carta vicente), per attivarli in un processo di affermazione creativo e liberatorio. Scoprire e sperimentare le tecniche e le strategie dell’improvvisazione clownesca.

 

L’ESSERE CLOWN

“Essere clown: questo bisogno espressivo primario viscerale e vitale di commuovere, di fare ridere, di fare rima con la nostra umanità che tanto sorprende quanto, talvolta stravolge…Come se ci si sbarazzasse di un certo passato, del nostro essere civilizzati… Spiccare il volo, in scena, verso una vita nuova, un nuovo corpo, una nuova pelle e abitare ogni istante come un nuovo tesoro… Come il bambino che inizia a muoversi, torno alla sorgente, ai gesti delle origini, affinché sia il desiderio che agisce e prende
possesso del mio corpo. Così mi appresto a divenire poeta.”
“…Quando il clown appare da non si sa dove, come uscito dal suo nascondiglio, egli ci illumina con la sua verità d’essere nudo. Egli è l’autore autentico di se stesso. COMINCIA, allora, la sua storia, benché egli non l’abbia, giacché da sempre egli è, è stato e sarà nel più profondo di noi stessi… Il clown è un piccolo uomo che vuole diventare un re, egli ne vuole sempre di più! Gira e rigira egli è il maestro delle sue illusioni, alle quali ci vuole ben far credere, ma è, al tempo stesso, vittima delle sue disillusioni…per il gran piacere dello spettatore!” – Jean Ménigault in arte Méningue

Il clown favorisce l’esplosione di sé nella fantasia, tutto quello che non abbiamo osato fare, osato dire, osato credere, l’osare adesso e per davvero nell’istante presente del “qui e ora”.
Il clown è la dinamica di uno stato che l’attore costruisce nell’ estremo PRESENTE dal quale sorge l’emozione, passando dal riso al pianto, dalla tenerezza alla ferocità. Il clown è uno stato, tra i tanti
possibili, più che un personaggio, dove nulla è impossibile!

Uno stato che l’attore costruisce, partendo dalla sua verità profonda, con le sue qualità e i suoi difetti fisici e psicologici, con le sue attitudini, le sue posture corporee e mentali, la sua maniera di pensare, di parlare, di muoversi… i suoi smarrimenti… i suoi innamoramenti. 

“…Meglio ridere con sé che di sé!” Clown Angelus

L’attore apprenderà ad utilizzare questa materia prendendone allo stesso tempo le distanze, per metterla in forma, in gioco, in rapporto al suo vissuto, al suo immaginario, al pubblico, e trasporlo in forza teatrale viva che ci fa ridere e ci emoziona.

PERCORSO DI LAVORO

Il tema “dall’attore al clown” si svolgerà in due tappe e in due tempi: la prima tappa la dedicheremo allo sviluppo delle vostre capacità di recitare, di mettervi in gioco (nei guai!) con sincerità, verità, credibilità… generosità. Ciò avverrà individualmente e collettivamente in numerosi contesti e situazioni di giochi teatrali
mirati ad esercitare e far emergere la vostra dinamica clownesca (tutto ciò senza il naso da clown né accessori).

Questa tappa importantissima ci servirà a conoscere e riconoscere meglio l’insieme dei vostri processi egotici di affermazione per sfruttarli nella costruzione del vostro clown.

La seconda tappa sarà totalmente dedicata all’invenzione e all’incarnazione del vostro clown.

 

DESCRIZIONE DELLA SETTIMANA

Ogni giorno tutto comincerà con “il cerchio”, “luogo dove si sta bene” (appuntamento caloroso a 37°,
dove ciascuno si trova di fronte alla propria presenza, al proprio respiro e a quello degli altri).

Si lavorerà poi ad una preparazione fisica progressiva (streching clownesco, rilassamento, respirazinne e massaggi vocali).

Si faranno numerosi esercizi creativi mirati al piacere, al risveglio, alla vivacità, all’istintività, in relazione con l’altro in situazioni con regole di gioco ben definite.

Tutto ciò per poi calarsi nella dimensione del proprio “neutr’io”, “eggomi”, trovarsi da soli al centro dell’attenzione davanti a tutti… guardare tutto, tutti, abbandonarsi alla propria presenza, al proprio
respiro, accettare di non fare troppo, di fidarsi, di lasciarsi guardare e lasciare fluire il sentimento abitando questo spazio vuoto… per poi espandersi nello spazio di rappresentazione.

E poi…

Il clown, al servizio di se stesso, non smette mai di affermarsi travolto tirannicamente dalle sue voglie, dai suoi desideri, timori, slanci, impedimenti…Il clown trasparente: impadronirsi di un gesto, di un suono, di una parola imprevista e accompagnarli
fino al loro disvelamento; rendere straordinario ogni accadimento, abitare e dilatare dei momenti di niente… che dicono molto di più…
Il clown diventa libero di osare perché tutto può confessare, in totale complicità ed empatia con il pubblico.

 

SI RACCOMANDA DO PORTARE ASSOLUTAMENTE IL SEGUENTE MATERIALE

• Tuta comoda e cambio, scarpe da danza o simili per lavorare in una sala con parquet, tre paia di
calzini spessi e lunghi (tipo montagna)
• Due coperte matrimoniali spesse
• Il vostro naso di clown (se ne avete uno)

 

LUOGO:

PAG Toti via del Castello 3/1

 

ISCRIZIONE:
L’iscrizione è obbligatoria inviando una e-mail a info@cutrieste.com