LA FOLLIA SUL PALCOSCENICO

Sotto la giuda del regista Aldo Vivoda il lavoro di laboratorio teatrale sul tema della follia

A questo riguardo verrà studiato il testo La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat, rappresentato dalla compagnia filodrammatica dell’ospizio di Charenton sotto la guida del marchese de Sade; opera teatrale in due atti di Peter Weiss scritta nel 1964: all’interno del manicomio di Chareton il marchese di Sade , rinchiuso durante l’epoca napoleonica , decide di allestire una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean-Paul Marat. Gli attori sono i pazienti del manicomio.

Alla base del lavoro quindi, c’è la follia, tema molto caro al mondo teatrale, ma anche e soprattutto, alla città di Trieste.

La scelta di quest’opera, permette infatti, di approfondire e scoprire quel mondo di cui questa città, grazie alla presenza del manicomio gestito da Franco Basaglia, è stata ed è tutt’ora protagonista. Il testo viene quindi riportato alla modernità e ci permette di parlare della follia moderna.

dal 30 settembre fino alla fine di maggio si terrà il corso bisettimanale per gli esperti, tenuto dall’attore e regista Aldo Vivoda, il lunedì e il giovedì dalle 20.00 alle 23.00, presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Trieste, edificio H3, aula 1B.