cartolina_web_completa_ok
Dal 5 al 12 settembre alcuni membri del CUT avranno l’occasione di partecipare a questo evento organizzato dall’associazione Tinaos (tinaos.com).

Valli del Natisone – Through Landscape è un progetto del Comune di Drenchia
realizzato con il contributo del Turismo Friuli Venezia Giulia
con il patrocinio del Comune di Stregna, del Comune di Grimacco e del Comune di Savogna
in collaborazione con Associazione Beneško Gledališče, Associazione Kobilja Glava, CUT Trieste, Pro Loco Nediške Doline
partner tecnico Albergo Diffuso Valli del Natisone
ideato ed organizzato da Associazione Culturale Tinaos.

 

condotto da:
drammaturgo/autore Federico Bellini
attrice/trainer Sabrina Jorio
regista Tommaso Tuzzoli

Ore di lavoro effettive: 6 al giorno
Numero max partecipanti: 15
Località Tribil Superiore
Il laboratorio si svolgerà all’interno della struttura La Finestra

 

Il laboratorio teatrale che si svolgerà tutti i giorni dal 5 al 12 settembre si rivolge a coloro che hanno già avuto esperienza teatrale e che vogliono approfondire alcune tematiche.
Il lavoro si articolerà in tre momenti: l’analisi del testo, un lavoro fisico sulle tecniche dell’attore e la costruzione di una drammaturgia scenica.
Frammenti di testi teatrali e schegge di letteratura di autori di diverse epoche saranno il mezzo con cui inizieremo un viaggio nell’autorialità, un percorso che possa rivelare le strutture che presiedono alla narrazione e nello stesso tempo ci avvicinino alla conoscenza di una figura teatrale fondamentale come quella del drammaturgo.
Il lavoro sul sottotesto porterà alla luce tematiche che cercheremo di indagare attivamente e gli strumenti con cui le esploreremo saranno gli esercizi sensoriali, quelli di ascolto, di contatto e soprattutto le improvvisazioni basate su movimento e suono.
Attraverso l’improvvisazione cercheremo una comunicazione più diretta e profonda fatta di immagini ed emozioni al fine di favorire la creatività del singolo all’interno del gruppo.
Ultima tappa del nostro lavoro sarà la partecipazione attiva alla creazione di una drammaturgia scenica che fonderà le due fasi precedenti in un corpo unico.

“C’è chi considera il teatro un’anticaglia, mentre io al contrario credo sia l’arte del futuro, proprio per
la sua incredibile semplicità, che lo rende straordinariamente elastico. Ritengo non esista storia che non si possa raccontare su un palcoscenico, e che non vi sia esperienza umana che il teatro non possa raccogliere e fare sua, a patto che resti fedele alla sua forza principale, che – ripeto – sta nello spettatore: se lo rende suo complice, non ha altri limiti che la sua immaginazione”

Juan Mayorga