Dal 21 al 23 agosto

NOTE SUL PENTACLAVIO:
cinque corde base in-vece dell’attore

E’ la sintesi di un progetto realizzato a Napoli nel mese di giugno 2015, condotto da Massimo Finelli e Caterina Leone nell’ambito della programmazione annuale del Centro di Ricerca, Formazione e Produzione Teatrale Asylum Anteatro Ai Vergini .

Si tratta di un seminario centrato sull’uso della voce a teatro.

Le strade che conducono all’organicità della performance attoriale, ovvero a un’azione scenica come atto psico-fisico credibile, sono diverse; ogni attore/performer ha strategie privilegiate per mettere in voce le proprie reazioni al testo dato e al con-testo scenico. Quel “con” sta a indicare che anche la drammaturgia più vincolante andrebbe sempre intesa come canovaccio, palinsesto su cui ri-disegnare le proprie geografie di suono e di spazio.

Quella dell’attore in scena è una natura “seconda”, la cui credibilità va costruita artificialmente, fino alla cancellazione dell’artificio stesso, per il recupero di un’organicità d’azione/reazione fluida e compiuta, come lo era prima che si diventasse adulti calcificati e mascherati. Il territorio da esplorare è dunque il panorama celato nella personalità non attoriale (per quanto ci si possa dividere) del singolo agente.

La voce è sempre una voce in situazione, da essa è prodotta e a un tempo la produce. Partendo da questo presupposto, lavoreremo su cinque situazioni di base corrispondenti a cinque registri vocali, cinque “corde”, cinque accordature corrispondenti a modalità recitative riconoscibili come:

Distacco
Conflitto
Sospensione
Parossismo
Affabulazione

A ognuna compete una precisa strutturazione del corpo-voce, dalla direzione dello sguardo alla tenuta della cintura addominale-renale, ai parametri tecnici del suono emesso: velocità, volume, ritmo, pause, risuonatore impiegato.

Tecniche di base

Inscenare il corpo

Le strutture portanti: colonna vertebrale, cintura addominale-renale, piedi, sguardo
Immobilità attiva: dissimmetria, principio del disequilibrio
Il corpo in azione: costruzione di partiture corpo/voce
Modellare l’azione fisico-vocale: esplosione, implosione, omissione, status, colore, mezzo, intenzione

Inscenare la voce

Allenamento muscolare alla respirazione
Correzione della postura fonatoria
Tecniche di respirazione ed emissione vocale
Appoggiare la voce
Equilibrio tensione-rilassamento: strutturazione del “ton-bleu”
Volume,velocità, ritmo, intenzioni, pause, relazioni vocali
Metodi di concentrazione e azioni vocali mirate

Estensione vocale

Esplorazione del proprio risuonatore vocale standard ed estensione della gamma
Dizione standard e varianti individuali

Verranno forniti ai partecipanti, via e-mail, una settimana prima dell’inizio, cinque brevi testi da memorizzare, per le esercitazioni. E’ necessario un abbigliamento comodo, possibilmente monocromatico. Si lavora scalzi.
note

L’introspezione psicologica intesa come scavo in un presunto bagaglio emozionale è esclusa. È questo il senso dell’espressione “in vece”, citata nel titolo. Scegliamo di partire dal corpo, dalla struttura scheletrica e muscolare del parlante: la schiena, i piedi, gli occhi, il cranio, la cintura addominale-renale. Da qui partono l’attenzione, le differenti modalità di concentrazione, la qualità e la quantità del respiro, l’intenzione, intesa quest’ultima come pulsione, spinta a compiere una precisa azione sonora.

Il lavoro sulla voce è un eccedersi. L’attitudine di partenza è la generosità, questa possibilità offerta a se stessi di superarsi, prendendo in giro la propria stabilità. La percezione di sé, un’ auto-percezione statuaria, va presa a colpi di scalpello, a forza di auto-ironia, con la disposizione a un divertito smantellamento di un sé incorniciato e conchiuso.

La partenza è il corpo, natura socializzata che solo per ragioni storico/biografiche è non – altrimenti. Occorre renderlo altrimenti: volumi in eccesso, suoni inconsueti, iniziando con un fare più di quanto sia necessario; per poi ridurre, affinare. Se X è la quantità necessaria al vivere quotidiano, per il teatro occorre un X+n, a volte un X-n, ovvero la dose necessaria per divenire soli, nella multipla accezione del termine.

Massimo Finelli Balestra

524422_10201084660135705_497250626_n Informazioni personali

Esperienze Formative
universitarie:
laurea specialistica in sociologia della conoscenza – università federico II di napoli (110/110 e lode) e master di secondo livello in “ideazione, management e marketing di eventi culturali” (la sapienza – roma) seminari e laboratori nell’ambito dell’ ista (international school of theatre anthropology) presso il teatro potlach – fara sabina (rt)
scuola di teatro (triennale) presso teatrocontinuo (pd) corso di formazione professionale per operatori teatrali presso il “teatro nuovo-il carro” (na).

 

 

Curriculum artistico (in sintesi)
nota: dal 2009 al 2011 indico solo l’anno e i teatri ospitanti delle “prime” dei vari allestimenti
2015 – Formatore presso Asylum Anteatro Ai Vergini Centro di ricerca, formazione e produzione teatrale
2014-2015 – Il Catalogo – regia di Angela di Maso – Teatro Stabile d’Innovazione Gallera Toledo (21-26 ottobre 2014)2013/2014 – titanic (the end) – sala assoli (na) – teatro ghirelli (sa) – teatro civico 14 (ce) – Teatro Valle (Rm) – Festival di Gibellina – regia di salvatore cantalupo – produzione teatri uniti
2013 – enoch – ex-asilo filangieri (na) – regia di salvatore cantalupo
2012 – madrigale appena narrabile – regia di chiara guidi – teatro testoni (casalecchio di reno) – teatro bonci (cesena)
2011 – cristiana famiglia – regia di fortunato calvino – teatro mercadante | napoli teatro festival italia
2011 – studio perimetrale intorno all’incertezza – regia di massimo maraviglia – teatro elicantropo di napoli
2010 – puccetto e olopierno – testo vincitore del premio girulà 2009- teatro mediterraneo- napoli – (ruolo di olopierno, in scena e voce fuori campo)
2010 – cronache minori – attore, testo e regia – e45 napoli teatro festival italia – produzione vesuvioteatroteatro galleria toledo di napoli
2009 – la confessione – regia di walter manfré – catona teatro di reggio calabria (5-31 agosto)
1995-2008: attore in produzioni diverse e stabilmente dal 1995 al 1999 con teatrocontinuo (pd) e teatro potlach (rt)