Workshop “The Intensity of Nothingness”

Periodo di svolgimento: settembre 2013

Il Butoh è, per essere precisi, una danza contemporanea nata in Giappone negli anni ‘’50, come diretta consegueza della condizione storico-sociale e delle necessità del tempo.

Il significato originale della parola “butoh” è “danzare/fluttuare sopra la terra” e “ camminare sulla terra”, ma da quando Hijikata, fondatore del Butoh, diede questo nome alla sua danza, il significato della parola è stato strasformato.

Da allora, molti artisti Butoh hanno ereditato questo nome dato da Hijikata. Nonostante ciò, c’è un’alta difficoltà nell’afferrare la giusta estetica del Butoh, perchè ogni artirsta, sviluppa le sue danze seguendo un pensiero e metodo personali.

Negli anni ‘70, molto danzatori Butoh sono arrivati in Europa, e negli anni ‘80 hanno cominciato ad esibirsi. Da allora il Butoh si è spostato in Nord America, America Latina e Africa.

Une lemento che forse tutti i danzatori Butoh condividono è il come percepire il prorpio corpo.

Il corpo Butoh è un corpo unico che sostituisce il nostro corpo quotidiano. I danzatori Butoh chiamano questo corpo unico “NIKUTAI (CORPO DI CARNE)”. “NIKUTAI” può essere interpretato come corpo che porta un clima”.

Masaki Iwana, che parteciperà alle prossime performance, riassume come segue, la sua percezione del Butoh:

1. Coem ci sono paesaggi esteriori, esistono anche paesaggi ineriori a noi stessi. Il primo requisito del Butoh e riuscire a ballare il “prorio paesaggio”.

2. Puoi far ballare il tuo lato oscuro? Il lato oscura non si limita ad essere in contrapposizione alle buone intenzioni. In quanto esseri umani, la nostra vita è aperta ad ogni tipo di situazione: siamo in grado di ballarle tutte?

3.Le danze nate secondo metodi istituzionalei, possono essere giudicati per la loro superirità o inferirorità, secondo il principio di confronto e competizione. Nel Butoh, superiorità ed inferiorità non esistono. La cosa più importante è che se si puo’  sviluppare un metodo Butoh,  dev’essere personale.