Note sul pentaclavio
NOTE SUL PENTACLAVIO:
cinque corde base in-vece dell’attore
E’ la sintesi di un progetto realizzato a Napoli nel mese di giugno 2015, condotto da Massimo Finelli e Caterina Leone nell’ambito della programmazione annuale del Centro di Ricerca, Formazione e Produzione Teatrale Asylum Anteatro Ai Vergini .
Si tratta di un seminario centrato sull’uso della voce a teatro.
Le strade che conducono all’organicità della performance attoriale, ovvero a un’azione scenica come atto psico-fisico credibile, sono diverse; ogni attore/performer ha strategie privilegiate per mettere in voce le proprie reazioni al testo dato e al con-testo scenico. Quel “con” sta a indicare che anche la drammaturgia più vincolante andrebbe sempre intesa come canovaccio, palinsesto su cui ri-disegnare le proprie geografie di suono e di spazio.
read moreDavanti alla macchina da presa
“L’attore crea con la sua carne e il suo sangue tutte quelle cose che le altre arti, in qualche modo, tentano di descrivere.”
(Lee Strasberg). Il workshop fornisce gli elementi per individuare e praticare i fondamenti del lavoro dell’attore con particolare riguardo al suo rapporto con la macchina da presa, creando un percorso specifico ed individuale in modo da ricercare ed esplorare il proprio talento naturale. Fondamentale sarà l’attenzione all’aspetto organico dell’attore, per massimizzare l’ espressività e la verità della recitazione. L’attore deve far succedere, anziché far vedere, raggiungendo in scena o davanti alla macchina da presa una privatezza pubblica.
4-Workshop!
IL Centro Universitario Teatrale INAUGURA IL 2015 ORGANIZZANDO 4 WORKSHOP!
L’associazione CUT, dal 1987 impegnata a diffondere la cultura teatrale in città attraverso corsi, spettacoli, conferenze e il TriesteACT Festival, apre il nuovo anno offrendo a Trieste quattro workshop, tenuti da artisti e professionisti internazionali, che approfondiranno diverse tematiche, provenienti anche da differenti discipline, utili per chi si approccia al mondo del teatro.
read moreSinging in the Theatre
Ormai sempre di più il Musical Theatre si sta diffondendo come genere popolare e troppo spesso ci si concentra sulla mera esecuzione canora, ignorando che la partitura fisica o l’interpretazione (nel corpo e nella voce) sono in realtà i veri mezzi utili a rendere una performance qualcosa di più che un semplice esercizio estetico!
read moreThe Intensity of Nothingness
Il Butoh è, per essere precisi, una danza contemporanea nata in Giappone negli anni ‘’50, come diretta consegueza della condizione storico-sociale e delle necessità del tempo.
Il significato originale della parola “butoh” è “danzare/fluttuare sopra la terra” e “ camminare sulla terra”, ma da quando Hijikata, fondatore del Butoh, diede questo nome alla sua danza, il significato della parola è stato strasformato.
read moreButoh dance, danza delle tenebre
Elena Boschi ha fatto emergere da ogni allievo una metodologia di allenamento fondata a partire dal proprio fisico, dalla propria individualità, poiché pensato nella sua irripetibile unicità. Una danza che non può essere insegnata, copiata o danzata; perché questo è il vero valore del Butoh, la sua universalità di linguaggio primordiale, pre-culturale, urgenza desiderativa e istintuale, la sua intangibile capacità di inglobare ogni movimento fisico in una creazione plastica irripetibile.
read moreL’attore in scena – da Michail Cechov al Teatro Noh giapponese
Il laboratorio tenuto da Marco Maria Pernich oltre a prendere in considerazione i fondamentali dello stare in scena, comprese una serie di nozioni teoriche sulla comunicazione non scritta, ci si è concentrati sulla tecnica dell’improvvisazione guidata come tecnica di approccio creativo a un testo dato, passando dal teatro di Michail Cechov fino ad arrivare alle tecniche mutuate dal teatro Noh giapponese.
read moreIl lavoro teatrale con maschera
Questo laboratorio è un’occasione per mettersi alla prova. È basato sulle risorse di ciascuno e il contributo di tutti; sulla necessità di condividere una dimensione quotidiana e la capacità di lavorare insieme, accettando e superando i propri limiti e quelli dei compagni di viaggio. Sull’ascolto e l’attenzione, come motori dell’azione necessaria. Sulla danza, il silenzio e il principio di reciprocità dello sguardo. La maschera è una sintesi potente e completa del lavoro teatrale. Potente, poiché è diaframma dietro al quale si accumula energia, che si cercherà di padroneggiare e indirizzare.
read moreMarise Flach
Workshop con Marise Flach Periodo di svolgimento: giugno 2012 Il laboratorio è consistito in una prima fase di riscaldamento fisico accompagnata da esercizi di respirazione e rilassamento, una seconda fase di tecnica Decroux in cui verranno affrontati : la grammatica del corpo, la scomposizione del movimento, i contrappesi, le camminate. Una terza parte in cui si lavorerà sul discorso di mimo vero e proprio usando scene di vita quotidiana. Ed infine un’ultima parte legata all’improvvisazione. A l’interno di questo laboratorio è stata...
read morel’io e il Clown
Un percorso laboratoriale basato sulle tecniche teatrali della scuola del Clown di Etienne Gregoir di Parigi, dove il nostro operatore Mehdi Kraiem ha lavorato negli anni ’80. Un laboratorio che intende proporre un’attività volta a favorire l’acquisizione di strumenti di competenza comunicativa nelle relazioni interpersonali e soprattutto ad approfondire la conoscenza delle proprie potenzialità espressive agendo principalmente sulla comunicazione secondaria e sulla prossemica.
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