IL GIOCO SERIO DEL TEATRO

Propositi del laboratorio:

Sviluppare la precisione della forma nella pratica teatrale.

I partecipanti al corso si misureranno con i concetti e l’esperienza di base del rapporto fra corpi, spazi, oggetti, voce, testo e improvvisazione, ripensandoli nella relazione con il regista/specchio e i suoi collaboratori, in una relazione di teatro di gruppo.

Questo tipo di teatro è aperto a una gran varietà d’interpretazioni e opinioni, proprio perché è teatro di poesia e non di prosa, teatro dell’immagine, dei sentimenti, teatro che dall’esagerazione si avvia alla semplicità e alla verità, di contrasto e sorpresa, di rito e parodia, di sensualità e mistero.

In altre parole, un teatro che non pretende tanto di essere “compreso” quanto di essere “sentito”.

IL GIOCO SERIO DEL TEATRO.

1) Approccio all’ aspetto ludico del teatro

Attraverso il gioco ognuno scopre le proprie caratteristiche teatrali. Ogni persona ha in se un potenziale comico-tragico. Non esiste un attore solamente comico o solamente tragico.

2) Approccio all’ improvvisazione :clown e buffoni.

L’improvvisazione teatrale non è nè un ripiego nèuna soluzione provvisoria. Il suo obiettivo è catturare dalla vita di ciascuno la spontaneità delle reazioni che seguono una situazione inventata.

3) Le maschere del Mondo magico La maschera obbliga l’attore ad un doppio lavoro: la ricerca della verità di uno stato d’animo e la traduzione di questa emozione in segni del corpo, della voce e dello sguardo.

4) Approccio al personaggio e al testo

L’ultima tappa: il risultato artistico attraverso la creazione del personaggio e la costruzione di una situazione drammatica attraverso il testo.

dal 30 settembre fino alla fine di maggio si terrà il corso bisettimanale per i principianti, tenuto dall’attore e regista Aldo Vivoda, il lunedì e il giovedì dalle 18.00 alle 20.00, presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Trieste, edificio H3, aula 1B.